Il prof. Max Lüscher ci ha lasciato il 2 Febbraio del 2017, dopo una lunga vita dedicata alla ricerca ed al suo proficuo lavoro in ambito psicodiagnostico, psicosomatico e psicologico.

Nasce a Basilea il 9 Settembre 1923 e per lungo tempo ha vissuto a Lucerna dove ha diretto l’Institut für medizinische Psychodiagnostik.

Memorie e prime esperienze

Nel suo libro di memorie “So ist mein farbiges Leben”, scrive:

“Sono venuto al mondo un quarto d’ora dopo la mezzanotte del 9 settembre 1923 a Basilea e posso dire di essere nato con la camicia...”

Sempre nella sua autobiografia, ricorda le sue prime esperienze ingenue con i colori:

“Ebbi le mie prime esperienze con i colori durante gli anni dell’asilo... sin dalla mia prima infanzia l’avversione al verde puro mostrava un aspetto peculiare del mio carattere”.

Formazione e sviluppo teorico

Fin da giovanissimo studia i classici della psicologia e s’interessa alla filosofia, in particolare allo studio della fisiognomica. Da questo studio nascono le prime due dimensioni della sua Psicologia Regolativa: Ricettivo – Direttivo e Costante – Variabile. In seguito aggiunge la terza dimensione: Integrativo – Separativo.

Con queste sei categorie e con il cubo, si possono spiegare e valutare i comportamenti umani, lo stato emozionale interiore, fare letture psicosomatiche e individuare strategie terapeutiche e psicofarmacologiche.

Il Test dei colori

Apprende da studente il Test di Rorschach e sviluppa un metodo personale di codificazione. Successivamente, sperimenta l’idea originale di sviluppare un test basato esclusivamente sui colori.

Ottiene il permesso di applicare il suo Test ai pazienti per sei anni. Questa esperienza lo porta a collaborare con il laboratorio Ciba e a testare centinaia di pazienti.

“Per trovare i colori adatti al mio sistema psicologico, impiegai anni di prove...”

La logica della regolazione emotiva

“È un errore pensare che io abbia sviluppato la Diagnostica dei Colori spinto da un reale interesse per i colori.”

Il vero movente era la convinzione che le reazioni emotive e i sentimenti avvenissero secondo un sistema di regolazione logico e comprensibile. Da qui nasce la Psico-Logica categoriale.

Collaborazioni e riconoscimenti

Presenta il Test al primo Congresso Internazionale di psicologia nel 1947. Il prof. Hans Binder lo definisce frutto di “un’intelligenza straordinaria e una grande possibilità per la psicodiagnostica mondiale”.

Ricordo personale

Per Nevio Del Longo, che lo ha conosciuto e collaborato con lui per molti anni, il professore è stato un modello di docente: attento, curioso, instancabile, creativo e rigoroso.

Contributi e pubblicazioni

Numerosi contributi sono stati pubblicati su Psyche Nuova dal 1972 al 2014. Questi lavori sono stati raccolti nel volume Saggi sulla diagnostica Lüscher ed altri contributi.

La Fondazione e l’eredità scientifica

La Fondazione Max Lüscher ha promosso molte iniziative, congressi e giornate di studio in tutta Europa. Il CISSPAT ha organizzato un convegno internazionale l’11 Maggio 2019 a Padova.

Il 2019 è stato dedicato simbolicamente al blu, il primo dei colori fondamentali nel test, simbolo del legame affettivo e della costanza.

Conclusione

Il Test dei colori di Lüscher continua a essere uno strumento vivo e attuale nella psicologia contemporanea, grazie all’impegno di allievi, ricercatori e istituzioni che ne portano avanti l’eredità.

Note

1. Lüscher M., So ist mein farbiges Leben. Traduzione di Patrizia Gadda.

Bibliografia

Bacchi S., Del Longo N., Lüscher M. – vari titoli e pubblicazioni elencati nel documento.

Sitografia

https://www.luscher-color.com/it/
https://www.cisspat.edu/

Contatti

Dott. Nevio Del Longo
Via Catene 9/C – 30175 Marghera Venezia
Cellulare: 329-2267877
E-mail: nevio.dellongo@libero.it

articolo figura opera Max Luscher
Il professor Max Lüscher nel giorno del suo ultimo compleanno a Lucerna, il 9 Settembre 2016, insieme al professor Nevio del Longo

Ringraziamenti

L’articolo è stato pubblicato per gentile concessione del professor Nevio Del Longo.