Mercoledì 28 ottobre è uscito, sull'inserto settimanale dedicato al design del quotidiano la Repubblica, un articolo molto interessante dedicato alla riscoperta del colore. Oggi "tutti sogniamo un universo cromatico personale. A ispirarci però non è la natura ma la realtà digitale". Partendo da questo assunto si analizza come la nuova realtà contemporanea si sia spostata dal passato minimalismo cromatico ad una vera e propria esplosione di pattern e tavolozze, di tinte e nuance caleidoscopiche che caratterizzano in maniera sempre più profonda il nostro tempo e tutto quello che ci circonda. La spinta propulsiva a questa silente rivoluzione è sicuramente l'attuale contesto digitale in cui ci muoviamo, una nuova realtà digitale narrata personalmente attraverso i vari social network. Nasce un nuovo sentire, una nuova esigenza ci spinge a fondere la colorata dinamicità del digitale a quella del contesto reale. Il presidente IACC Massimo Caiazzo, intervistato da Paolo Casicci, aggiunge che questo "revival del colore si ispira a maestri come Luis Barragan, Verner Panton, Joe Colombo, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini e propone toni vivaci e in generale ambienti policromi, talvolta decisamente carichi, caratterizzati da cromie molto sature e da contrasti decisi come nelle architetture di Bureau de Change o Nadaaa". Seguono interessanti riferimenti ad un nuovo approccio progettuale, una sorta di nuova realtà luminosa che genera opere spettacolari che giocano con la luce. Non solo l'architettura ma anche il design non resta immune a questo "colorboom". Il colore torna di moda ma non come semplice soluzione ornamentale, oggi descrive la realtà e narra la nostra storia.